la storia l'insegnante l'autore Il forum
Le classi ACT i video
Gli articoli I libri I video podcast







Il flusso di lavoro

The Picture Postcard Workflow
(Tre minuti per un’immagine da cartolina)

Il Picture Postcard Workflow (PPW per gli aficionados) rappresenta la sintesi più evoluta e aggiornata delle tecniche di correzione del colore di Dan Margulis. Avvalendosi di tutte le possibilità offerte dall’RGB, dal CMYK e dal LAB, Margulis ha presentato per la prima volta al Photoshop World dell’aprile 2007 un flusso di lavoro completo che riunisce insieme tutti i punti di forza offerti da ognuno di questi metodi colore per creare in Photoshop immagini dai colori esaltanti e dal contrasto ottimale.

L’idea di base è di suddividere la correzione delle immagini in tre fasi distinte, ognuna delle quali è tesa all’ottimizzazione di un aspetto specifico dell’immagine: problemi sul colore, luminosità e contrasto, ed esaltazione dei colori. Grazie a questo approccio, la correzione del colore delle immagini diventa un vero e proprio percorso logico da seguire che consente di produrre immagini di qualità in tempi brevi (da 3 a 5 minuti).

Nel 2011 il flusso di lavoro è stato ulteriormente migliorato e velocizzato tramite una serie di azioni (alcune delle quali già disponibili in precedenza su questo sito e sul sito di Ps School) e un pannello per Photoshop CS6 e CS5/5.5 (utilissimo per automatizzare tutti i passaggi) realizzato da Giuliana Abbiati del Roberto Bigano Group direttamente sotto la supervisione di Margulis. Il pannello, le azioni e una corposa documentazione di oltre 100 pagine in PDF sono disponibili per il download gratuito nella sezione Risorse del PPW a questo link oppure a questo link.

Il flusso di lavoro Picture Postcard Workflow comincia in genere con un’immagine in RGB e termina quasi sempre in LAB, e le fasi che lo compongono sono:


FASE 1 - Eliminazione dei problemi sul colore
L’obiettivo di questa fase è quello di creare un’immagine con dei colori tenui ma corretti, tramite un’adeguata regolazione del punto di bianco, del punto di nero e del bilanciamento dei grigi. Nel caso l’immagine non abbia dei punti di riferimento validi (elementi bianchi, neri o grigi) si utilizza come parametro di riferimento quello dei cosiddetti “colori noti” secondo un approccio numerico che prevede la misurazione dei valori LAB di alcuni elementi noti come possono essere i cieli, la vegetazione o gli incarnati.
In questa fase devono essere anche eliminati tutti i problemi riguardanti le dominanti di colore. Dato che la luminosità e il contrasto vengono ottimizzati in un secondo momento, la gamma dinamica del file di partenza deve essere abbastanza ridotta per poter lasciare spazio alle manovre successive. Le correzioni di questa fase vengono in genere realizzate tramite un livello di regolazione Curve messo in modalità di fusione Colore.


FASE 2 - Ottimizzazione della luminosità e del contrasto
Una volta eliminati tutti i problemi sul colore, in questa fase si procede all’ottimizzazione della luminosità e del contrasto. Le tecniche descritte in questa fase prevedono diverse alternative a seconda del problema specifico presente nell’immagine. Gli strumenti utilizzati possono essere la fusione dei canali e le curve in Luminosità, il comando Ombre/Luci oppure altre tecniche, anche più aggressive, che servono a bilanciare in maniera più efficace le luci e le ombre, come il Martello Grande (Inverted Overlay o Sovrapposizione Invertita) oppure una serie di moltiplicazioni tramite delle maschere sfocate. Alcune di queste tecniche come quella del Falso Profilo e del Falso CMYK hanno anche lo scopo di migliorare il contrasto locale per dare una certa tridimensionalità che quasi sempre giova all’aspetto generale dell’immagine. Quasi tutte le correzioni operate in questa fase avvengono tramite una serie di livelli messi in modalità di fusione Luminosità per non alterare i colori ottenuti nella fase precedente.


FASE 3 - Esaltazione dei colori
Questa fase finale è la più spettacolare e anche la più delicata di tutto il flusso di lavoro, e si svolge in genere nel metodo colore LAB. L’obiettivo qui è quello di creare un’immagine che abbia una variazione di colore (tramite la tecnica del Modern Man from Mars) e, al tempo stesso, dei colori esaltanti e vivaci ma non eccessivi (tramite la tecnica del Color Boost).
Prima di entrare in questa fase, talvolta può essere utile operare delle desaturazioni preventive come quelle consentite dall’azione Helmholtz-Kohlraush, dal Falso CMYK e dall’azione Desatura Incarnati.
E’ importante notare comunque che, se le fasi precedenti non sono state eseguite correttamente (soprattutto la prima), l’immagine presenta immediatamente dei problemi quali le dominanti di colore, oppure dei colori scorretti (cieli che diventano troppo magenta, vegetazioni troppo fredde o troppo gialle, ecc.) che vanno quindi eliminati.
Inoltre, questa è la fase in cui si possono evidenziare anche altri problemi collaterali come un aumento del rumore, problemi di banding (soprattutto nei cieli) o di aloni che richiedono interventi specifici. Se le fasi precedenti sono state realizzate correttamente tali problemi sono comunque molto ridotti e non richiedono grandi interventi.


Considerazioni generali
Il Picture Postcard Workflow nasce come flusso di lavoro orientato al raggiungimento di un’immagine ottimale in tempi molto brevi (da tre a cinque minuti). Come tutti i flussi di lavoro, ha una certa curva di apprendimento che richiede una discreta pratica per poterne dominare tutti i vari passaggi. Tuttavia, una volta acquisito come metodo abituale per la correzione del colore, rappresenterà un’arma importante nelle vostre mani per produrre delle immagini corrette, con luminosità, contrasto e dettaglio ottimali e colori vivaci e brillanti.
Per questo motivo, il suggerimento di Margulis è quello di provare a utilizzarlo più volte anche sulla stessa immagine, avendo cura di tenere da parte la varie versioni create. Spesso il risultato migliore è costituito da un mix di tutte le versioni ottenute con differenti metodi di fusione e percentuali di opacità. Inoltre, questo approccio vi consentirà nel tempo di aumentare la vostra capacità di individuazione dei problemi presenti nelle immagini.
E’ bene sottolineare come il Picture Postcard Workflow non si occupa di problemi come la riduzione del rumore, la nitidezza (Sharpening) o altri problemi come il fotoritocco. Per questi problemi specifici potete usare i metodi che più vi sono congeniali che, in unione con il Picture Postcard Workflow, vi consentiranno di ottenere delle immagini imbattibili in tempi molto brevi.